Ligra DS | Videocamere PTZ cosa significa

Videocamere PTZ, Cosa significa?

PTZ, acronimo di PAN/TILT/ZOOM, identifica una particolare tipologia di telecamera professionale motorizzata dove il gruppo ottico può essere spostato e orientato in un determinato modo secondo le esigenze dell’inquadratura e dove l’utente può controllare il movimento e la posizione dell’obiettivo da remoto via web, tramite un software specifico o tramite telecomando. In tal modo non è richiesta la presenza di un operatore in loco.In tal modo non è richiesta la presenza di un operatore in loco.

In particolare:

 – PAN è il movimento in orizzontale (destra/sinistra) dell’obiettivo. Può arrivare a 340° (±170°), il che significa ruotare (quasi) totalmente
 – TILT è il movimento in verticale (su/giù), fino a 120° e oltre
– ZOOM è la possibilità di variare la lunghezza focale dell’obiettivo, allargando o stringendo l’angolo di campo e quindi allontanando o avvicinando il soggetto che si sta riprendendo. Si può arrivare ad un ingrandimento di 30 x!

Si noti però che non tutte le videocamere remotabili a distanza sono necessariamente PTZ, nel senso che possono avere un numero minore di gradi di libertà nel movimento dell’ottica.remotabili a distanza sono necessariamente PTZ, nel senso che possono avere un numero minore di gradi di libertà nel movimento dell’ottica. 

Le telecamere PTZ hanno riscosso grande successo negli ultimi anni perché risolvono elegantemente una serie di problemi e offrono una qualità nettamente superiore a quella delle webcam standard (minimo FHD 1080p); per questa ragione sono idonee ad un vasto campo di applicazioni. Possono essere utilizzate dalla sorveglianza urbana all’ambito broadcast (studi televisivi); trovano applicazione nelle sale riunioni, sale consiliari, aule scolastiche, luoghi di culto per arrivare alle videoconferenze e alla didattica a distanza. questi ultimi sono gli ambiti che più ci interessano… per arrivare alle videoconferenze e alla didattica a distanza. questi ultimi sono gli ambiti che più ci interessano…

Le caratteristiche di una telecamera PTZ per web meeting

Premesso che l’uso tipico di queste telecamere è in sale conferenza in cui si utilizza un PC/laptop (o mini PC o NUC, Next Unit of Computing) come unità sorgente, dotato del client software per la videochiamata, vediamo quali vantaggi presentano per queste applicazioni. 

 Innanzitutto, la flessibilità d’installazione. Grazie alle dimensioni compatte, possono essere montate a parete, a soffitto, su palo, su treppiede o semplicemente posizionate su una scrivania. Possono essere nascoste negli angoli superiori della sala o in posizioni comunque discrete.

La presenza di uno zoom ottico potente permette di avvicinare il soggetto anche quando la PTZ è molto distante dallo stesso, il che la rende particolarmente utile per sale di grandi dimensioni o auditorium. In alcuni casi è presente un secondo obiettivo che funge invece da grandangolo con un campo visivo ultra-ampio, fino a 120°, per tenere traccia del relatore e catturare al tempo stesso la panoramica della sala. 

Il face detector e il subject tracking permettono di seguire il volto della persona che si muove e di metterlo a fuoco automaticamente. Si tratta di una caratteristica presente sulle PTZ professionali con riconoscimento facciale, come la Aver PTC 500S.

Come nelle fotocamere digitali, il sistema di rilevamento volti lavora anche in modalità “multi-utente”, quindi riconosce quando ci sono due o più persone nell’area interessata, caratteristica utile per le video conferenze business come per la didattica a distanza. Quando i webinar si svolgono in locali piuttosto ampi, può essere utile ampliare l’area di copertura aggiungendo più videocamere PTZ. Un prodotto che si presta allo scopo è il Lumens LC200 CaptureVision Station, un processore multimediale all-in-one che permette di mixare contemporaneamente quattro sorgenti video (in questo caso, appunto, telecamere PTZ con uscita HDMI, ma anche IP e flussi RTSP), passare da una all’altra, registrare, effettuare streaming ecc. In più, ha quattro ingressi audio linea/MIC.

Telecamere PTZ per lezioni a distanza

Anche la didattica a distanza può trarre vantaggio dalle caratteristiche delle telecamere PTZ. Sia per la qualità video che per la versatilità, passando per la semplicità d’impiego, questi dispositivi sono sempre più diffusi nelle aule. I vantaggi sono sostanzialmente quelli già visti per i meeting aziendali, primo fra tutti la semplicità d’installazione e di utilizzo, aspetto da non trascurare per un docente.  Gli algoritmi esclusivi propri di dispositivi come le PTZ Aver o Lumens permettono di tracciare in modo automatico il volto e i movimenti del presentatore. I relatori possono così muoversi per l’aula senza bisogno d’indossare accessori per consentire alla telecamera d’inseguire il soggetto. Non ci si deve più preoccupare delle limitazioni a livello di connessione, della sicurezza di caricamento oppure delle spese extra di un dispositivo indossabile: vi potete concentrare sulla creazione di un insegnamento interattivo a distanza zero, il tutto in modo estremamente facile.

Altra caratteristica interessante è legata ai modi di tracciamento. In alcuni modelli ad inseguimento automatico è prevista l’ampia area di tracking che offre al conduttore la flessibilità di allontanarsi dal palco e interagire col pubblico o con gli studenti, continuando a essere seguito anche se oscurato da altre persone od oggetti. In questo caso l’autofocus agisce anche per movimenti nella direzione della camera. 

Esiste poi la modalità tracking sul palcoscenico che permette di seguire il target nel movimento sul palcoscenico da sinistra a destra, quindi parallelamente allo schermo di proiezione o alla LIM. Infine, il tracking a segmenti consente di definire a priori un certo numero di zone “contenuti” che consentono il riconoscimento immediato delle stesse sulla base del movimento del presentatore o del docente. In questa maniera il focus è sul contento più che sulla persona.

Telecamere PTZ IP

Le telecamere PTZ sono disponibili anche in versione IP. Ricordiamo che una telecamera IP trasmette non solo le immagini attraverso una LAN, ma quale dispositivo di rete può essere altresì controllato grazie ad opportuni protocolli. Pur essendo concettualmente identiche ai modelli standard di cui abbiamo parlato poco sopra, con i modelli IP non si pone quindi il problema di dover cablare diversi segnali, in quanto alimentazione (PoE++), flusso video e controllo sono gestiti da un solo cavo di rete.

 Fra le videocamere Pan Tilt Zoom IP una sottocategoria è rappresentata da quelle wireless, che permettono di acquisire immagini in ambienti in cui è disponibile soltanto la connessione Wi-Fi. Per ambienti intendiamo anche luoghi pubblici in aree comuni in alberghi, residenze, uffici, aziende, magazzini e ovunque sia necessario acquisire o registrare immagini; per questo motivo sono utilizzate principalmente nell’ambito della videosorveglianza.er questo motivo sono utilizzate principalmente nell’ambito della videosorveglianza.

Un esempio di PTZ IP di qualità broadcast è rappresentato dalla nuova Lumens VC-A71P.

Questa telecamera offre una qualità d’immagine 4K fino a 60 fps, ma consente ovviamente anche risoluzioni inferiori come FHD 1080p e HD 720p. Dotata di uno zoom ottico 30 x a bassa distorsione ottica, supporta 12G-SDI, HDMI, Ethernet. 

Tutte le uscite video a risoluzione 4K sono disponibili contemporaneamente.

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