L’acronimo LIM sta ad indicare Lavagna Interattiva Multimediale: una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, riprodurre video e animazioni. L’introduzione di questo tipo di soluzione nelle scuole italiane risale al 2006 con l’obiettivo di dotare tutte le scuole italiane di LIM. Da un’indagine condotta nel 2012 risulta che l’82% delle scuole pubbliche e il 18% di quelle paritarie ne ha una in dotazione.
Come funziona una LIM
Le LIM sono, in realtà, l’insieme di più componenti: una superficie interattiva, che tipicamente ha le dimensioni di una lavagna classica e con la quale è possibile interagire utilizzando le mani o strumenti appositi, un computer ed un proiettore. In base al metodo di funzionamento della LIM si possono distinguere sei diversi tipi di lavagne, tra le più diffuse si trovano:
LIM a infrarossi:
utilizzano un sistema di rilevamento posto ai lati dello schermo, questo sistema (costituito da un reticolo di raggi infrarossi) reagisce quando un oggetto interrompe i raggi ed individuano il punto preciso in cui è posizionato. Questo tipo di LIM non ha bisogno di strumenti proprietari per l’interazione.
LIM capacitive:
con questa tipologia di lavagne si può interagire sia con le dita che con strumenti proprietari; si basano sulla misurazione della differenza di capacità elettrica nel punto di contatto con il vetro o con la pellicola che ricopre lo schermo di un oggetto conduttore.
LIM elettromagnetiche:
muovendo una penna su queste lavagne si crea un campo magnetico, o si altera quello prodotto dalla lavagna, consentendo così di calcolare il punto esatto di contatto. Si può interagire con queste lavagne solamente con strumenti proprietari.
Coinvolgimento alla didattica con le LIM
Le LIM, esattamente come il resto della tecnologia attualmente presente nelle scuole, non sono la soluzione ad ogni problema didattico ma rappresentano, indubbiamente, un grande aiuto e supporto ai processi di insegnamento (e apprendimento).
Utilizzare una LIM durante le lezioni consente, per esempio, agli studenti di utilizzare diversi sensi: visivo, uditivo, learning-by-doing (cinestetico). Questo approccio, coadiuvato da un mezzo tecnologico permette inoltre di sopperire ai nuovi bisogno cognitivi che ogni giorno vengono espressi dai cosiddetti “nativi digitali”. È stato dimostrato, inoltre, che grazie alle caratteristiche delle LIM è possibile incentivare l’apprendimento degli studenti andando ad agire direttamente su:
- Motivazione, grazie al coinvolgimento pratico degli studenti anche nell’utilizzo della LIM stessa
- Memoria, associata al senso della vista che favorisce un apprendimento più immediato
- Inclusione, grazie alla cooperazione che si instaura tra i ragazzi e alla possibilità per tutti gli studenti di utilizzare la LIM in modo indipendente
- Attenzione, che si accentua soprattutto nei più piccoli i più attratti da ciò che succede sulla LIM
Conclusione
Sicuramente i passi avanti possibili all’interno delle scuole nell’adozione di moderne tecnologie didattiche sono ancora molti, benché iniziati nel 2006 con l’introduzione delle LIM.
Oggi è stato fatto un nuovo importante passo avanti arrivando a parlare sempre di più di monitor interattivi, i quali hanno in realtà molti punti in comune con le LIM – anche se la tecnologia di base è molto diversa – possiamo estendere i punti di forza delle LIM anche a loro.
Avere a disposizione strumenti innovativi, interattivi e trasversali è il primo passo verso una didattica completamente nuova che può portare, se correttamente utilizzata, ad un apprendimento permanente, più facile e coinvolgente per gli studenti.