I microfoni, assieme ai diffusori acustici, sono i prodotti audio professionali maggiormente utilizzati: si pensi alle sale meeting, a quelle consigliari e alle aule congressi per quanto riguarda le installazioni, ma anche agli eventi itineranti (concerti), in studio, nella presa diretta e nel broadcasting (audio per il cinema e la televisione). I campi di applicazione sono infatti vastissimi e per ognuno di essi spesso si arriva a dover utilizzare parecchi microfoni, dello stesso tipo o diversi, per far fronte ad ogni possibile esigenza di cattura del suono.

Il microfono in sé è un trasduttore, cioè uno strumento in grado di convertire una forma di energia (acustica) in un’altra (segnale elettrico), ma anche senza essere dei tecnici l’esperienza ci insegna come questi strumenti possano essere costruttivamente molto diversi fra loro, pur svolgendo la stessa funzione. A condensatore da studio piuttosto che goosneck da conferenza, Lavalier, ad archetto, shotgun, palmari e chi più ne ha più ne metta: ogni campo di applicazione richiede un microfono specifico, con caratteristiche tecniche ben precise, che meglio si adatta a quel particolare contesto di ripresa.

Quest’ultimo, dal punto di vista tecnico, è come una sonda: deve essere sufficientemente piccolo da non perturbare il campo sonoro in cui viene posto e allo stesso tempo avere una risposta di frequenza la più lineare possibile. A tal proposito, è bene sfatare un mito: non è vero che microfoni a diaframma piccolo non riescono a catturare i bassi o a sopportare elevate pressioni sonore: spesso avviene il contrario!

In questo articolo forniremo delle indicazioni di massima per indirizzare la scelta migliore attraverso i molteplici campi di utilizzo dei microfoni.

Smart working e remote working

Nello smart working è fondamentale disporre di una postazione di lavoro attrezzata per interagire da remoto con i colleghi o per tenere meeting a distanza, dove l’audio assume un’importanza cruciale. Poter contare su una buona intelligibilità del parlato significa facilitare il lavoro, a tutti i livelli.

Quando la qualità audio consentita dall’economica capsula microfonica posta all’interno di un PC o di una webcam non è più sufficiente, possiamo prendere in esame soluzioni decisamente più professionali come il kit Clockaudio denominato The Presenter, costituito da un compatto microfono supercardioide (quindi a diagramma polare molto stretto) che oltre a fornire la migliore qualità audio per queste applicazioni, rientra solo minimamente nel campo inquadrato dalla webcam grazie al braccio goosneck su cui è montato (CA 30-RF).
È anche la soluzione ideale per l’utilizzo con una tastiera meccanica, in quanto è possibile dirigere il pattern di pickup lontano dal rumore generato dalla pressione dei tasti.

L’interruttore tattile capacitivo TS 005 è appositamente progettato per l’uso con i microfoni da tavolo passanti Clockaudio. Senza parti in movimento, montaggio a basso profilo ed elettronica incapsulata, TS 005 offre più colori, per uno stato operativo visivo chiaro e preciso.

Utilizzando sempre il medesimo microfono, si può optare in alternativa per la base da tavolo S 750 ed evitare il goosneck. Si noti che è necessario un adattatore per l’alimentazione Phantom.

Huddle e meeting room

Nelle meeting room la tendenza più recente, anche se non la più economica, è quella di utilizzare microfoni a direttività controllata, quelli cioè basati sulla tecnologia beamforming, a “formazione del fascio”. Basata su un array di capsule microfoniche, questa tecnologia permette di discriminare la direzione di provenienza del suono: ciò avviene amplificando quelli provenienti da una certa direzione e attenuando gli altri.
Per ottenere tale risultato, i segnali captati dai singoli microfoni vengono sommati utilizzando sofisticate tecniche di elaborazione digitale del segnale come l’inserimento di un ritardo, l’amplificazione e il filtraggio. Il “fascio” è qui inteso come diagramma polare, che si dice omnidirezionale quando è sferico. Tuttavia, i microfoni caratterizzati da questo diagramma polare sono allo stesso modo sensibili a rumori ambientali indesiderati che interferiscono con il suono utile, cioè il parlato del nostro interlocutore, peggiorandone l’intelligibilità e restituendo spesso un suono cupo e intubato.

Un esempio di microfono a direttività controllata, da installare a soffitto, è il Clockaudio TIM-1000, progettato per l’utilizzo in sale conferenze AV e durante le riunioni; offre prestazioni difficilmente eguagliabili grazie al tracking automatico dei partecipanti all’interno della sala, che potranno quindi muoversi tranquillamente senza sentirsi legati ad una certa posizione.

Basato sulla tecnologia APT (Adaptive Proximity Tracking, cioè tracciamento di prossimità adattivo), un sistema di soppressione del rumore ed un equalizzatore integrato, TIM-1000 cattura il suono nella maniera più efficace. Un aspetto fondamentale di questo microfono è che supporta Dante e AES 67 per l’audio over IP (AoIP); quando sono installati più TIM-1000 come unità individuali, il flusso audio Dante da ciascuna unità è separato.

Clockaudio TIM-1000-CM, versione da incasso a soffitto

Un’alternativa meno sofisticata di quella indicata prevede l’utilizzo di uno o più microfoni da appendimento come il Clockaudio C303W-RF.
Si tratta di un microfono a condensatore electret sospeso, a tre elementi, progettato per un pickup a 360° in luoghi come sale riunioni e conferenze, aule di tribunale e altri luoghi. Garantisce un’eccellente intelligibilità del parlato ed esiste anche in versione motorizzata retrattile. La presa RJ45 sull’unità CCRM 4000 consente il collegamento facile e veloce dell’audio al mixer o al DSP. È necessaria un’alimentazione Phantom da 9-48 Volt. Le versioni C303-D e C303W-D sono quelle con interfaccia Dante.

Chi avesse a disposizione budget più limitati potrà orientarsi su microfoni da tavolo come FONE540, che include anche un altoparlante (si tratta quindi, più precisamente, di uno speakerphone) prodotto da AVer, di tipo USB e collegabile a margherita per migliorare l’esperienza di audio-conferenza in spazi di lavoro personali, sale riunioni e sale conferenze di medie e grandi dimensioni.

AVer FONE540: comprende due microfoni ominirezionali per pickup a 360°

Una soluzione alternativa prevede l’utilizzo di microfoni da tavolo, da incasso o da disporre sopra lo stesso, di tipo boundary, cioè a zona di pressione, con diagramma polare emisferico o cardioide allargato.

Se l’ambiente lo consente, un microfono retrattile come il Clockaudio CRM200SN-RF può catturare sino a sei persone disposte su un tavolo, mentre se i partecipanti sono in numero maggiore, per esempio 18, possono essere impiegati ad esempio 2 x CS3S-RF e 3 x CS2S-RF, sempre della stessa marca.

Nelle conferenze, spesso il relatore deve potersi muovere liberamente senza essere vincolato ad una posizione fissa o avere entrambe le mani libere. In tal caso, è molto diffuso l’uso degli archetti, in gergo chiamati headworn, o dei microfoni Lavalier, da agganciare alla giacca o alla camicia.
Gli archetti sono piccoli e leggeri, dotati di una capsula microfonica nella maggior parte dei casi omni-direzionale (anche se molti costruttori hanno in catalogo modelli cardioidi). Nella stragrande maggioranza dei casi, si collegano ad un bodypack radio, che il relatore aggancia sulla cintura con una apposita clip.

Clockaudio CMH2000, con capsula omni a condensatore
Clockaudio CW 7001T, bodypack

Aule congressuali e consigliari

Quando si parla di aule congressuali e consigliari ci si riferisce a locali, di ampie dimensioni, dotati di una serie di attrezzature audio e video necessarie per lo svolgimento dell’evento, dell’incontro o della presentazione: microfoni, sistemi di diffusione audio, videoproiettori, schermi, sistemi di traduzione, ecc. Sale di questo tipo sono in genere dotate di un ampio tavolo con postazioni multimediali ben definite per ogni partecipante e, in periodo di pandemia, fisicamente separate da quelle attigue. Il microfono da tavolo è tipicamente un goosneck, cioè a collo d’oca, ottimizzato per la ripresa del parlato.
Flessibile e robusto, deve poter essere posizionato in prossimità della bocca del partecipante per evitare di alzare eccessivamente la sensibilità del canale del mixer ed evitare possibili problemi di feedback con l’impianto di diffusione. Questi microfoni vantano un diagramma polare cardioide, quindi in campo aperto non ricevono segnale dalla zona posteriore (180°).

I microfoni goosneck si installano su basi microfoniche che fanno anche da supporto e aggiungono funzionalità aggiuntive (tipo on/off) oppure si incassano direttamente nel tavolo per un’installazione ancora più attraente nel design.

Esempi sono costituiti dai Clockaudio serie Halo, disponibili in versione rigida o semi-rigida, con una parte flessibile orientabile verso la bocca del relatore e dotati di LED circolare programmabile in prossimità della capsula per indicare, ad esempio, lo stato.

Luoghi di culto

In genere, nei luoghi di culto, si posiziona (almeno) un microfono sopra l’altare, uno di tipo goosneck su uno o più leggii e una serie di microfoni per il coro, che devono soddisfare requisiti diversi.

Quando possibile, si può utilizzare la soluzione del microfono a zona di pressione (boundary) per l’altare, possibilmente di tipo mezzo cardioide:

Clockaudio C 008E-RF , disponibile nero o grigio

Tale soluzione non è in realtà così frequente in quanto normalmente si preferiscono utilizzare dei goosneck che possano, vista la loro geometria, avvicinarsi alla bocca del celebrante, soprattutto se parla a basso volume, e quindi richiedano minor guadagno sul canale del mixer. Oppure dei microfoni ipercardioidi:

Clockaudio C 34EW/SR-RF, goosneck 48 cm
Clockaudio C 801EW-RF, ipercardioide, 26 cm

Da notare come questi microfoni siano disponibili nel colore bianco, oltre che nero, molto diffuso ed apprezzato in ambito ecclesiale. Esiste un’alternativa molto interessante che può essere adottata quanto l’architettura dell’edificio lo consente: l’utilizzo di microfoni da appendere al soffitto tramite il loro stesso cavo., tipo i Clockaudio C 3S-RF-CP con capsula cardioide:

Con questi microfoni da appendimento si evita l’utilizzo di antiestetiche aste ai lati dell’altare o in altre posizioni in cui è richiesta la presenza dell’oratore. Il C 3S-RF-CP è disponibile anche nella versione motorizzata avvolgibile (CCRM 4000-RF).

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